Afghanistan

Geografie

L’Afghanistan confina con l'Iran a ovest e a sud con il Pakistan, a nord con il Turkmenistan, l'Uzbekistan e il Tagikistan e con la Cina nella sua parte orientale. Con una superficie di circa 652 mila chilometri quadrati e una popolazione di 40 milioni di abitanti, è uno dei paesi più poveri al mondo e il più povero dell’Asia. La capitale è Kabul.

Mosaico etnico, linguistico e religioso di grande complessità e varietà, l’Afghanistan è stato in passato un territorio conteso tra diverse potenze straniere, ma sempre difficilmente conquistabile o controllabile, dato il suo vasto territorio largamente montuoso e impervio. In particolare, nel corso del XIX secolo, fu conteso in una lunga serie di guerre da Gran Bretagna e Russia zarista, vista la sua posizione strategica nel cuore del continente asiatico.

Attualmente il paese è governato da un regime dittatoriale di natura teocratica, guidato dai Talebani, tornati al potere nell’agosto del 2021. Il paese ha vissuto una lunga fase di conflitti dal 1979 fino ad oggi, dall’epoca dell’invasione sovietica, cui seguirono dieci anni di guerra di liberazione, passando poi per il sanguinoso periodo del conflitto civile, tra le diverse fazioni dei mujaheddin, fino alla prima salita al potere dei Talebani, nel 1995, quando fu proclamato l’emirato dell’Afghanistan e il paese divenne anche un safe haven per alcune organizzazioni terroristiche jihadiste come Al-Qaida. A seguito degli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, organizzati proprio da Al-Qaida, l’Afghanistan fu teatro di una vasta operazione militare multilaterale, guidata dagli Stati Uniti, mirante a colpire la rete terroristica presente nel paese e sostenere la coalizione del Nord nella liberazione dal regime talebano. A seguito della sconfitta dei Talebani, prese avvio una operazione internazionale guidata dalla NATO, volta a favorire la stabilizzazione del paese, mentre venivano create nuove istituzioni statuali. Al termine dell’operazione, dopo venti anni, e dopo il ritiro occidentale dal paese, i Talebani sono tornati al potere restaurando un regime dittatoriale.

Nel paese permangono ancora sacche di resistenza antitalebana, e soprattutto è attiva e presente l’emanazione locale dell’ISIS, l’ISIS – Khorasan, che agisce in contrapposizione al regime al potere con azioni terroristiche e di guerriglia.

Tutt’ora l’Afghanistan rimane un territorio in gran parte ostaggio di violenze e instabilità, affetto da una gravissima crisi economica, in cui larga parte della popolazione vive in condizioni di povertà estrema.

Nonostante il paese sia dotato di importanti ricchezze naturali e minerarie, in alcuni casi difficilmente sfruttabili data la condizione di arretratezza delle infrastrutture e soprattutto le condizioni estremamente impervie del territorio, agricoltura e pastorizia sono tra le attività principali della popolazione, distribuita nelle diverse zone rurali. Ma la coltivazione dell’oppio, come in passato, è tornata ad essere una delle attività più diffuse e redditizie nel paese, ampiamente controllata dai gruppi armati e dal regime al potere.

Appartenenti alla maggioritaria etnia pashtun, i Talebani hanno dato vita ad un regime caratterizzato da violenza, oscurantismo e intolleranza, oltre che autore di persecuzioni sistematiche verso gli appartenenti a differenti etnie minoritarie e fedi religiose presenti in Afghanistan e dei dissidenti politici, oltre ad aver ridotto i diritti e gli spazi di libertà delle donne.

Al momento pochi sono i paesi nel mondo che hanno relazioni diplomatiche con il regime attualmente al potere, che dal suo insediamento non è stato ancora riconosciuto da molti paesi.

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