La guerra civile yemenita, ormai decennale, è profondamente influenzata dagli equilibri regionali. Le potenze esterne, in particolare Arabia Saudita ed Emirati Arabi, sostengono attivamente le fazioni avverse agli Houthi, mentre questi ultimi cercano di ampliare la loro rete di alleanze al di là dell'asse iraniano. All'interno del Paese, le varie fazioni politiche e militari continuano a negoziare e ridefinire le proprie posizioni, in un contesto di grande instabilità.
Il Trump 2.0 rimodellerà la politica estera americana: nell’Indo-Pacifico si assisterà a cambiamenti e conferme. Il punto di vista di Emanuele Rossi
Se per risolvere la situazione palestinese potrebbe prevalere la leva economica, differentemente con l’Iran si prevede un inasprimento dell’approccio usato finora. Il punto di Daniele Ruvinetti
Al suo rientro alla Casa Bianca, il presidente eletto rimodulerà ma non cancellerà le politiche americane in Africa. Il ruolo di Musk e Starlink per contenere la Cina. Dal Sahel ai Grandi Laghi come potrebbe cambiare la posizione degli USA sotto la guida di Donald Trump.
L’acqua è sempre di più una risorsa strategica oltre che fondamentale alla vita. Il rapido esaurirsi delle risorse idriche minaccia di destabilizzare gli equilibri della regione in maniera irreversibile, profilando anche nuovi fattori di rischio geopolitico. L’analisi di Francesco Meriano
Dopo i risultati elettorali, la Georgia si trova di fronte ad un bivio. L’analisi di Giorgio Cella
La lunga corsa presidenziale americana si è conclusa con la vittoria di Donald Trump contro Kamala Harris. Il punto di Stefano Marroni
L’accordo sul confine segna un momento di contatto unico negli ultimi cinque anni, ma non è la risoluzione né delle diatribe per i territori contesi, né della più ampia competizione strategica tra India e Cina. L’analisi di Emanuele Rossi
Il Business Forum italo-libico rappresenta una concreta testimonianza dell’impegno italiano per l’Africa. Il punto di Daniele Ruvinetti
Il forum dei paesi BRICS riunito a Kazan a fine Ottobre continua a veder crescere la sua influenza a livello internazionale. Il ruolo di Cina e India al forum e la competizione con l’Occidente. Una breve sintesi dei lavori dell’incontro.
Cosa può rappresentare l’allineamento di interessi tra Russia e Corea del Nord? La dimensione tattica e quella strategica dietro all’asse dei regimi di Korea del Nord e Russia. L’analisi di Emanuele Rossi.
Sembra probabile che dopo il 5 novembre la rotta degli Stati Uniti sulla scena internazionale possa essere destinata a cambiare. Le differenze di prospettive tra Harris e Trump nel punto di Stefano Marroni
Le potenze internazionali hanno giocato le loro carte dimostrando l’ormai chiaro interesse per le dinamiche del Sud-Est asiatico. Economia, commercio e sicurezza i temi sul tavolo. Il punto di Emanuele Rossi
Cresce il rischio di conflitto tra Cina e Taiwan, con le forze militari cinesi impegnate in manovre intimidatorie nello stretto. Il presidente taiwanese Lai ha ribadito l'intenzione di difendere la democrazia e resistere all'annessione cinese.
Nel breve periodo la guerra potrebbe continuare. Sulle conseguenze a medio termine peserà quanto succede nell’attuale confronto in corso tra Israele e Iran. Il punto di vista di Daniele Ruvinetti
L'incontro del 9 ottobre 2024 alla Fondazione Med-Or ha visto per la prima volta un dialogo pubblico tra esponenti del mondo arabo e israeliano, discutendo delle conseguenze degli eventi del 7 ottobre 2023, che hanno profondamente segnato il Medio Oriente.
Gli Accordi di Abramo sembrano essere sopravvissuti dopo un anno di guerra. Ma il processo di distensione regionale sembra avere avuto una battuta d’arresto. L’analisi di Claudia De Martino
Ad un anno dal tragico attentato di Hamas, Med-Or ha rivolto alcune domande a quattro esperti di politica internazionale, per riflettere sulle conseguenze degli attacchi terroristici e le prospettive del Medio Oriente dopo un anno di guerra
Il FOCAC 2024 ha confermato che la Cina rimane un attore centrale in Africa, ma ha anche evidenziato i limiti e le sfide di questa cooperazione. L’analisi di Emanuele Rossi
Ankara prova a dimostrare la sua affidabilità con la mediazione tra Etiopia e Somalia. Sul tavolo la capacità di Erdoğan di essere un leader di riferimento per il continente. Il punto di Daniele Ruvinetti
Il vuoto di potere provocato dalla fine del governo di Sheikh Hasina è terminato con la nomina a Primo Ministro di Muhammad Yunus, noto economista e premio Nobel per la pace nel 2006. Tuttavia, la fine dell’era Hasina apre nuove prospettive sia sul piano interno che su quello regionale. Equilibrio ed equidistanza sembrano essere, al momento, le due direttrici del nuovo corso politico bangladese.
La crisi della Banca Centrale fa riemergere la lotta, ormai ciclica, per i centri di potere e la spartizione delle risorse del paese. Alcune prospettive di mediazione nell’analisi di Francesco Meriano
Grazie al rafforzamento della partnership con gli Stati Uniti e alla politica estera multivettoriale, il ruolo di Doha risulta sempre più centrale nelle relazioni internazionali contemporanee. L’analisi di Giorgio Cella
Dinamiche e conseguenze alla luce della battaglia in Mali. L’analisi di Giorgio Cella
Le ultime evoluzioni della situazione in Libia potrebbero portare all’interruzione parziale delle attività petrolifere e rischiare di riaprire il conflitto. L’analisi di Daniele Ruvinetti
Assetti militari italiani hanno partecipato a importanti esercitazioni nell’Indo Pacifico: Roma prende parte alle manovre per la costruzione dell’architettura di sicurezza nella regione
La Svizzera e il suo modello di sicurezza e difesa nazionale, tra neutralità internazionale, relazioni con i paesi europei e industria della difesa. L’analisi di Francesco Mattarella
La recente visita del ministro degli esteri turco in Cina conferma la crescente importanza del continente asiatico per la diplomazia turca, dettata anche da ragioni economiche
L’accordo tra HCS e HoR per un governo unificato rappresenta un potenziale primo passo per la stabilizzazione del paese, dove però resta forte il ruolo di Mosca e Pechino. L’analisi di Daniele Ruvinetti
La Shanghai Cooperation Organization, pur avendo le sue diverse sensibilità interne, anche con l’ultima riunione ha dimostrato l’interesse a diventare un blocco sempre più antioccidentale. L’analisi di Emanuele Rossi