L’Egitto ha proseguito nel suo sforzo diplomatico e umanitario per raggiungere un cessate il fuoco nella Striscia di Gaza. Si sono moltiplicati a tal fine i contatti con Washington. Il presidente Al-Sisi ha avuto un colloquio telefonico con Biden dopo l’uccisione, il 29 febbraio, di alcuni civili in fila per ricevere aiuti umanitari a Gaza, per cui le autorità palestinesi incolpano l’esercito israeliano. Il colloquio ha ribadito la posizione comune dei due capi di stato sulla necessità di ottenere una tregua umanitaria e di procedere alla liberazione degli ostaggi israeliani. Sul finire del mese, Al-Sisi ha poi ricevuto il segretario di Stato americano, Antony Blinken, nel contesto del tour regionale del capo della diplomazia USA per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza. Blinken ha ribadito la contrarietà degli Stati Uniti allo sfollamento dei Palestinesi sul suolo egiziano ed espresso la volontà di continuare a lavorare con il Cairo per la stabilità regionale, il cui elemento centrale sarebbe la creazione di uno stato palestinese autonomo. Sul fronte dell’emergenza umanitaria, l’Egitto ha mobilitato la propria aeronautica per il ponte aereo e la consegna di aiuti umanitari nella Striscia.
Il mese appena trascorso è stato caratterizzato dal varo della nuova partnership strategica tra Egitto ed Unione Europea. Al-Sisi ha ricevuto al Cairo una delegazione guidata dal presidente del Consiglio italiano, Giorgia Meloni, e dalla presidente della Commissione Europea, Ursula Van Der Leyen. Alla missione hanno preso parte anche il presidente di Cipro, Christodoulides, il primo ministro greco Mitsotakis, l’omologo belga De Croo e il cancelliere austriaco Nehammer. L’accordo siglato tra UE ed Egitto prevede lo stanziamento di 7,4 miliardi di euro che saranno versati nel triennio 2024-2027. I finanziamenti saranno ripartiti in 5 miliardi di prestiti agevolati, 1,8 miliardi di investimenti e 600 milioni di euro di sovvenzioni. Il primo ministro italiano ha definito la sigla degli accordi come “una giornata storica” e sottolineato come l’intesa rappresenti un “passo importante” per l’implementazione del Piano Mattei, che al momento prevede l’avvio di progetti di food security nel paese nordafricano. Meloni ha anche annunciato la firma di un Memorandum of Understanding tra Roma e il Cairo per la cooperazione in ambito sanitario, incentrata sull’assistenza alle vittime civili della guerra di Gaza. L’MoU si inserisce nel quadro formato da altri 10 memoranda firmati per la cooperazione nei settori dell’agricoltura, del sostegno finanziario alle piccole e medie imprese e dello sviluppo infrastrutturale. Nel corso della conferenza stampa congiunta con Al-Sisi, Meloni ha sottolineato nuovamente l’impegno di Roma e del Cairo per contrastare il traffico di esseri umani, a cui saranno destinati 200 milioni di euro dei nuovi finanziamenti. Dal canto proprio, anche Al-Sisi ha salutato l’accordo come storico e dichiarato di aver aggiornato i partners europei sulla crisi in corso a Gaza. Il presidente egiziano ha rinnovato la condanna ad ogni eventuale azione militare contro Rafah.
Inoltre, dopo mesi di trattative, l’Egitto ha sottoscritto un nuovo accordo con il Fondo Monetario Internazionale per ottenere 8 miliardi di dollari di aiuti. Secondo quanto stabilito dall’intesa, il Cairo adotterà un regime di cambio flessibile come previsto dagli operatori di mercato dopo l’aumento record dei tassi d’interesse (600 punti base) varato questo mese. La notizia dell’accordo ha avviato un circolo virtuoso per le finanze pubbliche egiziane. La borsa del Cairo ha chiuso la settimana successiva all’ufficialità dell’accordo con un rialzo del 5,2% trainata dalle prestazioni positive degli istituti bancari del paese. Nelle ore successive alla notizia dell’accordo, la Banca Mondiale ha annunciato lo stanziamento di altri tre miliardi di dollari in aiuti. Incoraggiata anche dalla sigla del nuovo accordo con Bruxelles, World Bank si è dichiarata pronta a versare altri 6 miliardi di dollari di aiuti all’Egitto nei prossimi tre anni. Ottimismo anche da parte delle agenzie di rating. Moody’s, Fitch e Standard & Poor’s hanno tutte modificato l’outlook sull’economia egiziana da negativo a positivo. Unico elemento negativo su un quadro economico in ripresa il nuovo aumento dell’inflazione che nel mese di febbraio è cresciuta nuovamente, interrompendo la tendenza positiva dei 4 mesi precedenti (35,7% contro il 29,8% registrato a gennaio dall’indice di consumo per i centri abitati).
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L’intesa tra Bruxelles e Il Cairo siglata dal Team Europe a metà marzo serve ad assistere l’Egitto in un momento complicato e a consolidare la presenza dell’Europa nel Mediterraneo
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Capo di stato | Abdel Fattah al-Sisi |
Capo del Governo | Mostafa Madbouly |
Forma Istituzionale | Repubblica semipresidenziale |
Capitale | Il Cairo |
Potere Legislativo | Camera dei Rappresentanti unicamerale (Majlis Al-Nowaab, 596 seggi) Con gli emendamenti costituzionali del 2019 alla Costituzione del 2014, la seconda Camera del Parlamento è sorto nuovamente come “Senato” (180 membri) |
Potere Giudiziario | Corte costituzionale Suprema (costituita dal Presidente del Tribunale e 10 giudici); Corte di Cassazione (oltre 450 giudici organizzati in circuiti, ognuno dei quali è composto da panel di almeno 5 giudici) |
Ambasciatore in Italia | Bassam Essam Rady Abdelhamid Rady |
Area Totale | 1.001.450 km2 |
Terra | 995.450 km2 |
Clima | Desertico; estati calde e secche con inverni moderati. |
Risorse Naturali | Petrolio, gas naturale, minerale di ferro, fosfati, manganese, calcare, gesso, talco, asbesto, piombo, terre rare, zinco |
Sintesi Economica | Il paese è diviso in due dalla fertile Valle del Nilo, dove si svolge la maggior parte dell'attività economica; tuttavia, la disoccupazione e l'elevata inflazione ne limitano la crescita economica. L’attività economica più importante è l’agricoltura, dove è impiegato circa il 23% della forza lavoro. Nonostante gli sforzi per una diversificazione economica, l’Egitto continua a dipendere fortemente dal Canale di Suez per i suoi guadagni dall’estero. |
Pil | € 300.8 miliardi (2023) |
Pil pro capite (Parità di potere di acquisto) | $4086 (Dic. 2021) |
Esportazioni | € 32.6 miliardi (2023) |
Export partner | Emirati Arabi Uniti 9.57%, Arabia Saudita 6.21%, Turchia 5.85%, Italia 5.82%, India 4.38% (2020) |
Importazioni | € 63.6 miliardi (2023) |
Import partner | Cina 17.4%, Russia 6.72%, Emirati Arabi Uniti 4.83%, Arabia Saudita 4.7%, Turchia 4.34%, Italia 3.9% (2020) |
Interscambio con l'Italia | € 5.960 miliardi (2023) |
Popolazione | 107.770.524 (2022 est.) |
Tasso di crescita della popolazione | +1,68% (2022 est.) |
Etnie | Egiziani 95%, altri 5% |
Lingue | Arabo (ufficiale), inglese e francese ampiamente compresi dalle classi istruite |
Religione | Musulmani (prevalentemente sunniti) 90%, cristiani (maggioranza copta ortodossa, altri cristiani includono armeni apostolici, cattolici, maroniti, ortodossi e anglicani) 10% (2015) |
Urbanizzazione | 43% (2020) |
Alfabetizzazione | 71.2% |
Indipendente dal 1922, l'Egitto è un paese del Nord Africa che si affaccia sul Mar Mediterraneo. Confina a nord con la Striscia di Gaza e con Israele, a est con il Mar Rosso, a sud con il Sudan e a ovest con la Libia. La popolazione ammonta a 107 milioni di persone e la lingua ufficiale è l'arabo.
L'Egitto ha sempre goduto di una posizione strategica al crocevia tra Europa, Africa e Asia. Il paese si trova tra il Mar Mediterraneo, che fornisce una rotta verso l'Europa e il Nord America, e - grazie al Canale di Suez - il Mar Rosso, che continua fino all'Oceano Indiano. Oggi, questo rende l'Egitto uno degli snodi più importanti del commercio internazionale. Inoltre, la grande disponibilità di risorse naturali, recentemente rafforzata dalla scoperta dei giacimenti di gas offshore di Zohr, rende l'Egitto un paese chiave all'interno delle dinamiche geopolitiche del Vicino Oriente e del Nord Africa.
Nel 2021, l'interscambio commerciale con l'Italia è stato di 6,11 miliardi di dollari. Nel complesso, nello stesso anno l'Italia è stato il primo partner commerciale europeo dell'Egitto.