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Qatar: report di marzo 2024

Durante il mese di marzo sono proseguite le interlocuzioni tra rappresentanti qatarini, americani, egiziani ed israeliani per il raggiungimento di un cessate il fuoco a Gaza. Il 24 marzo una delegazione israeliana composta da David Barnea, capo del Mossad, e Ronen Bar, vertice dello Shin Bet, si è recata in Qatar per partecipare a un round di negoziati su un possibile accordo con Hamas sul rilascio degli ostaggi presenti a Gaza. Agli incontri hanno preso parte anche il direttore della CIA, William Burns, il primo ministro qatarino, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani e il capo dei servizi di sicurezza egiziani, Abbas Kamel. Nonostante lo sforzo profuso dai funzionari di Doha, la distanza tra Israele e Hamas rimane ampia, specialmente in merito al numero di prigionieri palestinesi che dovrebbero essere rilasciati in cambio della liberazione degli ostaggi; il quadro che era emerso durante gli incontri di Parigi, cui aveva partecipato l’emiro qatarino in febbraio, prevedeva la liberazione di 400 detenuti palestinesi in cambio del rilascio di 40 ostaggi presenti a Gaza. In seguito, i rappresentanti di Hamas hanno dichiarato che non libereranno alcun ostaggio se Israele non acconsentirà alle loro richieste, ovvero un cessate il fuoco immediato e un completo ritiro delle truppe israeliane dalla Striscia. In risposta, Tel Aviv ha fatto sapere di essere disposta alla liberazione di 800 palestinesi in cambio di 40 ostaggi (su un totale di 130 detenuti da Hamas). Di ritorno da Doha, i funzionari israeliani hanno mostrato un cauto ottimismo riguardo l’esito dei negoziati. In precedenza, il primo ministro e ministro degli Esteri qatarino, Mohammed bin Abdulrahman Al-Thani, si era recato a Washington, per prendere parte al sesto Dialogo Strategico USA-Qatar, a cui era presente il segretario di stato americano, Antony Blinken. Quest’ultimo, durante la conferenza stampa congiunta, ha definito Doha “un partner eccezionale per gli Stati Uniti, a cui ribadiamo la gratitudine a partire dal profuso impegno durante la crisi afghana del 2021. Adesso abbiamo l’opportunità di negoziare un cessate il fuoco a Gaza, riportare gli ostaggi a casa e porre le basi per una risoluzione duratura della questione palestinese”. Da parte sua, il primo ministro qatarino ha evidenziato la necessità aumentare gli aiuti diretti alla popolazione civile della Striscia.

Sul piano militare, è opportuno segnalare lo svolgimento in Qatar tra il 4 e il 6 marzo della Doha International Maritime Defence Exhibition 2024. All’evento, di primo piano nel comparto navale della difesa, ha preso parte anche il sottosegretario di stato alla Difesa italiano, Matteo Perego di Cremnago, che ha ricordato la solida collaborazione italo-qatarina nel settore, affermando: “sono presenti molte aziende nazionali del settore Difesa sia per significative progettualità già in corso con il Qatar sia con l’obiettivo di dare nuovo impulso a opportunità future”. A tal proposito, si segnala il raggiungimento delle 2.500 ore di volo della flotta di elicotteri NH90 di Leonardo in dotazione alla Qatar Emiri Air Force. Traguardo, questo, raggiunto grazie alla collaborazione strategica tra l’aeronautica qatarina e l’azienda italiana, che ha anche provveduto alla formazione dei piloti dell’emirato e al supporto nelle operazioni di manutenzione.

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