Med-Or Italian Foundation: a Roma la quinta edizione del Med-Or Day con David Abulafia
Il 3 luglio, presso la sede della Med-Or Italian Foundation, si è svolta la quinta edizione del Med-Or Day. Protagonista dell’edizione di quest’anno è stato David Abulafia, professore emerito di Storia del Mediterraneo all’Università di Cambridge

Nella cornice della sede della Fondazione a Roma, il 3 luglio si è tenuto il Med-Or Day 2025, evento annuale giunto alla sua quinta edizione. Al centro dell’incontro un dialogo con il prof. David Abulafia, tra i massimi storici europei, noto per i suoi lavori sulla storia delle civiltà marittime e per la sua capacità di leggere il Mediterraneo come uno spazio di scambi, incontri e conflitti, in grado di plasmare il corso della storia globale. Durante l’incontro Abulafia è stato intervistato da Paolo Valentino, editorialista del Corriere della Sera.
Autore di opere fondamentali come “Il grande mare. Storia del Mediterraneo” e “Storia marittima del mondo. Quattro millenni di scoperte, uomini e rotte”, Abulafia ha offerto un’analisi del ruolo centrale che il Mediterraneo ha avuto nel corso dei secoli: crocevia di commerci, religioni, imperi e scambi culturali di diversa natura.
Durante il dialogo, il professore ha sottolineato come oggi, in un’epoca segnata da numerose tensioni geopolitiche, cambiamenti climatici e sfide migratorie, il Mediterraneo sia tornato ad essere un punto focale per la stabilità del mondo intero e, soprattutto, per la cooperazione tra Europa, Nord Africa e Medio Oriente.
Il Med-Or Day 2025 ha rappresentato un’importante occasione per approfondire queste riflessioni in una prospettiva attuale, mettendo a confronto visioni accademiche, istituzionali e del mondo delle imprese, italiane e internazionali. L’iniziativa si inserisce nell’impegno della Med-Or Italian Foundation a promuovere il dialogo, la conoscenza e la cooperazione lungo l’arco geografico del Mediterraneo allargato, con una particolare attenzione al ruolo strategico dell’Italia come ponte tra le due sponde e tra i tre diversi continenti che circondano il “Grande Mare”.