Prosegue gradualmente il percorso di distensione delle relazioni tra Arabia Saudita e Iran. Lunedì 24 giugno si è svolto a Teheran il 19° Asia Cooperation Dialogue (ACD) – evento a cui hanno partecipato i rappresentanti di oltre 40 paesi asiatici. Per l’Arabia Saudita era presente il viceministro degli Esteri, Waleed bin Abdulkarim Al-Khuraiji, che ha sottolineato la necessità di migliorare i meccanismi di coordinamento tra i paesi asiatici (e in particolare mediorientali) per affrontare le sfide della sicurezza energetica e della sicurezza alimentare. Il viceministro ha poi indicato l’impegno di Riad nella cooperazione regionale riguardo le nuove tecnologie e, in particolare, l’AI per far fronte alla sfida del cambiamento climatico, che minaccia la sicurezza dell’area.
Un anno fa Riad e Teheran raggiunsero un accordo per ristabilire le relazioni diplomatiche dopo 7 anni. Da allora i due paesi hanno reciprocamente inviato i propri ambasciatori, riaperto le rispettive ambasciate e tenuto diversi incontri di alto livello. Sebbene i toni del dialogo si siano ammorbiditi e siano stati fatti sforzi per dare nuovo slancio agli accordi economici del 1998 e securitari del 2001, non sono stati fatti ulteriori passi avanti significativi. Inoltre, è opportuno menzionare almeno due casi in Medio Oriente in cui emergono le divergenze tra sauditi e iraniani: il Mar Rosso, dove Teheran non fa mancare il suo supporto alle azioni degli Houthi; il Libano, dove Hezbollah, sostenuta dall’Iran, e Israele continuano lo scambio di fuoco sulla blue line. Un Medio Oriente destabilizzato non fa certamente gli interessi di Riad, che ha bisogno della stabilità regionale per far progredire i suoi progetti di sviluppo.
Sul piano economico, la società energetica Saudi Aramco ha messo in vendita una quota pari allo 0,64% delle sue azioni in un’offerta pubblica; l’intenzione della società è quella di raccogliere una cifra tra 11,5 e 13,1 miliardi di dollari dalla vendita. Il regno saudita ambisce a incrementare il suo capitale per la realizzazione degli ambiziosi progetti della Vision 2030, ma deve fare i conti con i proventi petroliferi in riduzione e la riduzione degli IDE, che nella prima metà dell’anno fanno registrare un calo del 40% rispetto allo stesso periodo del 2023.
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Capo di stato | Re Salman bin Abd al-Aziz Al Saud |
Capo del Governo | Mohammad bin Salman Al Saud |
Forma Istituzionale | Monarchia assoluta |
Capitale | Riad |
Potere Legislativo | Consiglio Consultivo unicamerale (150 seggi) |
Potere Giudiziario | Il sistema giudiziario, formalmente indipendente, è composto da tre livelli di giustizia, suddivisi in Tribunali di primo grado, Corti d'appello e Corte suprema. La Corte d'appello si occupa dei processi in cui è coinvolto il governo. |
Ambasciatore in Italia | Principe Faisal Bin Sattam Bin Abdulaziz Al Saud |
Area Totale | 2.149.690 km2 |
Terra | 2.149.690 km2 |
Clima | Desertico: aspro e secco con grandi estremi di temperatura. |
Risorse Naturali | Petrolio, gas naturale, minerale di ferro, oro, rame |
Sintesi Economica | L'Arabia Saudita ha un'economia basata sul petrolio con forti controlli governativi sulle principali attività economiche. Possiede circa il 16% delle riserve mondiali di petrolio di cui è uno dei principali esportatori all’interno dell’OPEC. |
Pil | $834 miliardi (Dic. 2021) |
Pil pro capite (Parità di potere di acquisto) | $19018 (Dic. 2021) |
Esportazioni | $167 miliardi (2020) |
Export partner | Cina 20%, India 10.1%, Giappone 9.75%, Corea del Sud 8.63%, Emirati Arabi Uniti 5.51%, Stati Uniti 5.36% (2020) |
Importazioni | $143 miliardi (2020) |
Import partner | Cina 22.1%, Emirati Arabi Uniti 12.6%, Stati Uniti 7.52%, India 4.44%, Germania 4.73%, Italia 2.62% (2020) |
Interscambio con l'Italia | $ 9,52 miliardi (2021) |
Popolazione | 35.354.380 (2022) |
Tasso di crescita della popolazione | +1,63% (2022 est.) |
Etnie | Arabi 90%, Afro-asiatici 10% |
Lingue | Arabo (lingua ufficiale), Tagalog, Rohingya, Urdu, Arabo egiziano |
Religione | Islam (ufficiale); Cattolici: 3%; Hindu: 1%; Altri: 2% |
Urbanizzazione | 84.7% (2022) |
Alfabetizzazione | 97,6% |
Il processo di state-building dell'Arabia Saudita si è concluso nel 1932. Da allora, il paese è stato un regno sovrano unificato sotto la dinastia Saud. Il regno dell’Arabia Saudita è il più grande stato della penisola arabica. Il paese confina a nord con la Giordania, l’Iraq e il Kuwait, a est con gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar, a sud con lo Yemen e l’Oman e a ovest con il Mar Rosso. La popolazione ammonta a circa 35 milioni di abitanti e la lingua ufficiale è l’arabo
Riunificato sotto la guida della famiglia Saud, il paese ha rivestito storicamente un ruolo centrale dal punto di vista politico, diplomatico, religioso e culturale nel panorama del mondo islamico e arabo, dato anche dalla presenza, nel suo territorio, di alcuni dei principali luoghi sacri dell’Islam, come le città di La Mecca e Medina, meta ogni anno di milioni di pellegrini da tutto il mondo, che hanno reso il turismo religioso una delle principali fonti di reddito per il governo saudita.
In seguito alla scoperta dei primi giacimenti di petrolio nel 1938 e al boom dell’industria degli idrocarburi, il regno è rapidamente diventato uno degli stati più ricchi della regione. Partner di riferimento nell’area per i paesi occidentali e gli Stati Uniti fin dagli anni ’40 del Novecento, usufruendo anche di un ruolo determinante tra i grandi paesi produttori di petrolio, l’Arabia Saudita ha elevato la propria rilevanza diplomatica e politica, proponendosi come uno dei principali mediatori e protagonisti nella regione mediorientale. Negli ultimi anni il paese ha avviato un’importante opera di differenziazione della propria economia, di revisione dei propri rapporti diplomatici e di investimenti internazionali ed è uno dei membri del G20.
L’Arabia Saudita rappresenta per l’Italia un partner commerciale ed economico di riferimento nella regione sia in termini di esportazioni che di importazioni. Il commercio totale annuo tra i due paesi è stato di 9,52 miliardi di dollari nel 2021. Nel 2020 l'Arabia Saudita si è classificata al 26º posto tra i paesi che importano dall’Italia, mentre l'Italia si è classificata al settimo posto tra i primi paesi d'esportazione dell'Arabia Saudita. Nel corso degli ultimi anni i rapporti tra Riyadh e Roma si sono progressivamente ampliati e rafforzati. Questo ha portato, nel gennaio 2021, alla firma di un Memorandum of Understanding per il dialogo strategico bilaterale Italia-Arabia Saudita.