Il 6 febbraio Antony Blinken, segretario di stato americano, ha effettuato il suo sesto viaggio in Medio Oriente dallo scoppio della guerra a Gaza. La prima tappa è stata Gedda, in Arabia Saudita, dove il capo della diplomazia USA ha incontrato il principe e primo ministro del regno, Mohammed bin Salman (MbS). I due hanno discusso – come accade ormai da settimane – della guerra in corso a Gaza e della necessità di raggiungere un cessate il fuoco e, successivamente, una tregua duratura che porti al rilascio degli ostaggi catturati da Hamas. In particolare, il segretario di stato si è soffermato sulla grave situazione umanitaria nella Striscia; a tal proposito, il 18 marzo la FAO ha diffuso un report in cui dichiara come la carestia a Gaza sia ormai imminente. Inoltre, Blinken ha riaffermato l’impegno statunitense per il raggiungimento di una pace duratura nella Striscia, per la creazione di uno stato palestinese autonomo che preveda garanzie securitarie per Israele e per il rafforzamento della cooperazione bilaterale tra Washington e Riad. Successivamente, MbS ha espresso al segretario di stato USA le sue preoccupazioni per il perdurare della situazione di instabilità nel Mar Rosso, dove proseguono le azioni degli Houthi che dallo scorso 17 ottobre hanno effettuato oltre 60 attacchi ai danni delle navi in transito nello stretto di Bab el-Mandeb. In Yemen, Mohammed Ali al-Houthi, uno dei leader del gruppo armato e membro del Consiglio Politico Supremo yemenita, ha affermato che gli attuali rapporti tra Sana’a e Riad sono in una fase di de-escalation, non di tregua. Secondo al-Houthi, i veri e propri negoziati non potranno avere inizio finché la situazione umanitaria del paese non migliorerà.
Sempre sul piano diplomatico, nel mese di marzo si conferma il rafforzamento delle buone relazioni tra l’Arabia Saudita e il Pakistan. Mercoledì 20 marzo il capo di stato maggiore dell’esercito pakistano, Asim Munir, si è recato in visita nel regno saudita, dove ha incontrato Mohammed bin Salman per discutere della cooperazione bilaterale sul piano militare. All’incontro hanno partecipato anche alti funzionari degli eserciti e dei servizi di sicurezza dei due paesi. Da notare come gli ufficiali di Islamabad supportino da anni le forze armate del regno con addestramento e assistenza tecnico-logistica. La visita di Munir è avvenuta in un momento estremamente delicato per il Pakistan, che si trova a fronteggiare crescenti violenze al confine con l’Afghanistan. Merita, inoltre, una menzione il sostegno saudita al sistema economico pakistano in grave difficoltà, che recentemente ha concluso un accordo preliminare per accedere a un pacchetto di aiuti del FMI. Successivamente, il 23 marzo, il ministro della Difesa saudita, Khalid bin Salman bin Abdulaziz, ha incontrato a Islamabad il presidente pakistano, Asif Ali Zardari. Abdulaziz ha confermato la vicinanza di Riad al Pakistan, specialmente nell’attuale contesto geopolitico, che vede una situazione sempre più volatile nell’area.
Scarica il report di marzo 2024L’impatto della crisi Mar Rosso sugli equilibri regionali, la missione Aspides e la strategia saudita. Il punto di vista di Giorgio Cella.
Su quali basi strategiche si sviluppa la nuova proiezione internazionale dell’Arabia Saudita? Il punto di vista di Mohammed Alsulami , Presidente del International Institute for Iranian Studies (RASANAH) di Riyad
La Fondazione Med-Or ha organizzato un workshop dedicato alla crisi nel Mar Rosso e alle sue implicazioni per l’Italia, con lo scopo di fornire una analisi approfondita delle dinamiche della regione, dei rischi principali e delle considerazioni chiave per la sicurezza e la stabilità internazionale e per l’Italia.
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Capo di stato | Re Salman bin Abd al-Aziz Al Saud |
Capo del Governo | Mohammad bin Salman Al Saud |
Forma Istituzionale | Monarchia assoluta |
Capitale | Riad |
Potere Legislativo | Consiglio Consultivo unicamerale (150 seggi) |
Potere Giudiziario | Il sistema giudiziario, formalmente indipendente, è composto da tre livelli di giustizia, suddivisi in Tribunali di primo grado, Corti d'appello e Corte suprema. La Corte d'appello si occupa dei processi in cui è coinvolto il governo. |
Ambasciatore in Italia | Principe Faisal Bin Sattam Bin Abdulaziz Al Saud |
Area Totale | 2.149.690 km2 |
Terra | 2.149.690 km2 |
Clima | Desertico: aspro e secco con grandi estremi di temperatura. |
Risorse Naturali | Petrolio, gas naturale, minerale di ferro, oro, rame |
Sintesi Economica | L'Arabia Saudita ha un'economia basata sul petrolio con forti controlli governativi sulle principali attività economiche. Possiede circa il 16% delle riserve mondiali di petrolio di cui è uno dei principali esportatori all’interno dell’OPEC. |
Pil | $834 miliardi (Dic. 2021) |
Pil pro capite (Parità di potere di acquisto) | $19018 (Dic. 2021) |
Esportazioni | $167 miliardi (2020) |
Export partner | Cina 20%, India 10.1%, Giappone 9.75%, Corea del Sud 8.63%, Emirati Arabi Uniti 5.51%, Stati Uniti 5.36% (2020) |
Importazioni | $143 miliardi (2020) |
Import partner | Cina 22.1%, Emirati Arabi Uniti 12.6%, Stati Uniti 7.52%, India 4.44%, Germania 4.73%, Italia 2.62% (2020) |
Interscambio con l'Italia | $ 9,52 miliardi (2021) |
Popolazione | 35.354.380 (2022) |
Tasso di crescita della popolazione | +1,63% (2022 est.) |
Etnie | Arabi 90%, Afro-asiatici 10% |
Lingue | Arabo (lingua ufficiale), Tagalog, Rohingya, Urdu, Arabo egiziano |
Religione | Islam (ufficiale); Cattolici: 3%; Hindu: 1%; Altri: 2% |
Urbanizzazione | 84.7% (2022) |
Alfabetizzazione | 97,6% |
Il processo di state-building dell'Arabia Saudita si è concluso nel 1932. Da allora, il paese è stato un regno sovrano unificato sotto la dinastia Saud. Il regno dell’Arabia Saudita è il più grande stato della penisola arabica. Il paese confina a nord con la Giordania, l’Iraq e il Kuwait, a est con gli Emirati Arabi Uniti e il Qatar, a sud con lo Yemen e l’Oman e a ovest con il Mar Rosso. La popolazione ammonta a circa 35 milioni di abitanti e la lingua ufficiale è l’arabo
Riunificato sotto la guida della famiglia Saud, il paese ha rivestito storicamente un ruolo centrale dal punto di vista politico, diplomatico, religioso e culturale nel panorama del mondo islamico e arabo, dato anche dalla presenza, nel suo territorio, di alcuni dei principali luoghi sacri dell’Islam, come le città di La Mecca e Medina, meta ogni anno di milioni di pellegrini da tutto il mondo, che hanno reso il turismo religioso una delle principali fonti di reddito per il governo saudita.
In seguito alla scoperta dei primi giacimenti di petrolio nel 1938 e al boom dell’industria degli idrocarburi, il regno è rapidamente diventato uno degli stati più ricchi della regione. Partner di riferimento nell’area per i paesi occidentali e gli Stati Uniti fin dagli anni ’40 del Novecento, usufruendo anche di un ruolo determinante tra i grandi paesi produttori di petrolio, l’Arabia Saudita ha elevato la propria rilevanza diplomatica e politica, proponendosi come uno dei principali mediatori e protagonisti nella regione mediorientale. Negli ultimi anni il paese ha avviato un’importante opera di differenziazione della propria economia, di revisione dei propri rapporti diplomatici e di investimenti internazionali ed è uno dei membri del G20.
L’Arabia Saudita rappresenta per l’Italia un partner commerciale ed economico di riferimento nella regione sia in termini di esportazioni che di importazioni. Il commercio totale annuo tra i due paesi è stato di 9,52 miliardi di dollari nel 2021. Nel 2020 l'Arabia Saudita si è classificata al 26º posto tra i paesi che importano dall’Italia, mentre l'Italia si è classificata al settimo posto tra i primi paesi d'esportazione dell'Arabia Saudita. Nel corso degli ultimi anni i rapporti tra Riyadh e Roma si sono progressivamente ampliati e rafforzati. Questo ha portato, nel gennaio 2021, alla firma di un Memorandum of Understanding per il dialogo strategico bilaterale Italia-Arabia Saudita.