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Marocco: report di marzo 2024

All’inizio del mese sacro di Ramadan, il Marocco ha disposto l’invio di una missione umanitaria a Gaza. Organizzata su disposizioni di re Mohamed VI, anche presidente del Comitato Al-Quds per la difesa dei luoghi sacri della Palestina, l’operazione trasporterà via terra circa 40 tonnellate di derrate alimentari e beni di prima necessità a sostegno della popolazione civile nella Striscia. All’impegno umanitario del Marocco fa da sfondo la delicata posizione internazionale del regno, tra i paesi arabi che nel 2020 avevano, tramite gli Accordi di Abramo, normalizzato le relazioni con Israele e avviato partenariati economici e militari con lo Stato ebraico.

Mentre si acuiscono le tensioni internazionali, il Marocco diversifica i propri fornitori militari. Prosegue la cooperazione con gli Stati Uniti. Il Dipartimento di Stato USA ha approvato una potenziale commessa da 260 milioni di dollari per la fornitura di materiale bellico al Marocco. Nello specifico, il regno avrebbe richiesto l’acquisto di 612 missili Javelin FGM-148F e di 200 unità di lancio Javelin Lightweight. Gli USA rappresentano il principale fornitore del Marocco per il 69% degli import militari del regno, seguiti dalla Francia (14%) e da Israele (11%). Al tempo stesso, la crisi di Gaza non ferma le trattative per l’acquisizione da parte del regno di due satelliti Ofek-13 di produzione Israel Aerospace Industries, segnalate per la prima volta da fonti stampa nel dicembre 2023. Infine, le Forze armate reali marocchine hanno testato un aereo da trasporto KC-390 di produzione brasiliana. Il velivolo sarebbe in grado di trasportare carichi da 26 tonnellate per un costo complessivo di 50 milioni di dollari.

Nuovi sviluppi nei rapporti con l’Europa e, in particolare, con Parigi. A seguito della visita a Rabat del neonominato ministro degli Esteri francese, Stephane Sejourné, Marocco e Francia hanno siglato un memorandum d’intesa nel settore dell’agricoltura e un accordo da 134 milioni di euro per il rafforzamento dell’istruzione e dell’offerta educativa marocchina. Le intese rispecchiano la volontà dell’Eliseo di appianare le delicate relazioni con Rabat, che scontano, oltre al lascito coloniale, i paralleli rapporti che la Francia intrattiene con il competitor algerino del regno. In questo quadro, un comunicato della presidenza della Repubblica algerina ha annunciato negli stessi giorni che l’omologo francese Macron si recherà in visita ad Algeri a fine anno.

In parallelo, il ministro marocchino delegato alla Difesa, Abdellatif Loudiyi, ha ricevuto a Rabat il viceministro della difesa tedesco, Thomas Hitschler. Oggetto dell’incontro la cooperazione tra i due paesi per il contrasto delle reti criminali internazionali, dei movimenti irregolari e per la sicurezza frontaliera. Hitschler ha, inoltre, manifestato l’intenzione di sottoscrivere un accordo militare di natura bilaterale. I due paesi avevano già stretto in gennaio un accordo per la gestione congiunta dei flussi migratori, mentre, a fine febbraio, il capo dell’intelligence marocchina, Abdellatif Hammouchi, ha incontrato il presidente dell’Ufficio federale di Polizia Criminale tedesco, Holger Münch. Lo scorso novembre, inoltre, il cancelliere tedesco, Olaf Scholz, aveva discusso con il primo ministro marocchino, Aziz Akhannouch, del potenziale rafforzamento dei rapporti economici e commerciali tra i rispettivi paesi.

Pesano, tuttavia, questioni irrisolte nei rapporti tra il regno alawide e l’Unione Europea. L’avvocato generale e pubblico procuratore della Corte di Giustizia Europea, Tamara Capeta, ha rilasciato un parere consultivo a favore della rescissione degli accordi di pesca tra Marocco e UE. Secondo Capeta, l’accordo del 1988, che prevede la concessione di una quota di licenze di pesca a navigli europei nella zona economica esclusiva del regno, si estenderebbe indebitamente alla costa del Sahara occidentale. Negli stessi giorni, inoltre, il Marocco ha avviato un’esercitazione navale alle frontiere con le Canarie spagnole, il cui presidente Fernando Clavijo ha richiesto al premier spagnolo Sanchez di “rendere conto” sul contenuto di recenti incontri tra i rappresentanti del regno alawide e di Madrid. L’intensificarsi della cooperazione Rabat-Madrid sconta il peso di alcuni storici contenziosi, tra cui la delimitazione dei confini marittimi in corrispondenza delle Canarie e il controllo dello spazio aereo sul Sahara occidentale, sinora affidato al governo regionale delle isole.

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