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Difesa: la corsa tra Marocco e Algeria nel Maghreb

La competizione regionale tra Marocco e Algeria potrebbe mutare gli equilibri militari nel Maghreb. Il punto di Francesco Meriano

La competizione regionale tra Marocco e Algeria potrebbe mutare anche gli equilibri militari dello scacchiere maghrebino. Il piano finanziario marocchino 2023, presentato a ottobre dal premier Akhannouch, prevede un incremento del 4,7% del budget destinato alla difesa per un totale di circa 12 miliardi di dollari.[1] Un picco significativo, che segue la scia dei circa 18 miliardi[2] assegnati dall’Algeria alle proprie forze armate: una cifra senza precedenti per la principale potenza militare del Maghreb.

Se l’immediata linea di frattura tra Algeri e Rabat passa per la regione contesa del Sahara occidentale, dove l’Algeria sostiene le milizie indipendentiste del Fronte Polisario contro le rivendicazioni del Marocco, l’evoluzione delle rispettive strategie di procurement si innesta su scenari geopolitici più ampi. In questo quadro, l’adesione del Marocco agli Accordi di Abramo – promossi nel 2020 dall’amministrazione Trump con l’obiettivo di favorire la normalizzazione dei rapporti tra paesi arabi e Israele – apre al regno alawide le potenzialità dei complessi industriali statunitensi e israeliani.

Una rinnovata cooperazione (segnalata, a inizio marzo, dalla visita a Rabat del generale Mark Milley, al vertice del comando dei capi di Stato maggiore USA) che potrebbe alleggerire lo storico divario militare tra Rabat e Algeri. Le forze armate marocchine hanno acquistato a settembre 30 sistemi di comunicazione LINK-16 per lo scambio di dati tattici in tempo reale, per un valore complessivo di 140 milioni di dollari,[3] mentre per il 2023 è prevista la consegna di 24 elicotteri AH-64 Apache. Tramite Israele, Rabat ottiene tecnologie UAV di prima scelta, incluso il sistema di difesa elettronico Alinet e 150 droni ThunderB e WanderB, prodotti dalla compagnia israeliana Bluebird.[4] Un accordo da 500 milioni di dollari, stretto a inizio 2022, stipula la realizzazione di due fabbriche di droni israeliane in Marocco e l’acquisizione marocchina del sistema di difesa antiaerea Barak MX.[5]

Un potenziale game-changer per gli equilibri militari del Maghreb e un rischio strategico per l’Algeria, la cui supremazia militare dipende in buona parte dal supporto dello storico partner russo. Algeri costituisce il terzo importatore globale di armi da Mosca per il 75% circa del proprio equipaggiamento bellico e un interscambio militare pari a 4,2 miliardi di dollari tra 2016 e 2020.[6]

Si tratta di un partenariato storicamente solido e che potrebbe, tuttavia, mostrare qualche crepa. Il prolungarsi del conflitto con Kiev – e il suo crescente costo in uomini e mezzi – prefigura un possibile riorientamento della produzione bellica di Mosca sul fronte ucraino: un’ipotesi rafforzata dal significativo calo di introiti (-26% rispetto al 2021) profilato per fine 2022 dal monopolio russo per le esportazioni militari Rosoboronexport.[7]

Alla possibile riduzione degli export dalla Federazione russa fa da contraltare la rinnovata centralità di Algeri per la diversificazione del fabbisogno energetico europeo da Mosca. Un tonico per l’economia algerina, legata a doppio filo a un comparto idrocarburi rivitalizzato, sull’onda lunga della crisi russo-ucraina, dall’impennata dei prezzi di gas e petrolio. Posizione, questa, che offre ad Algeri introiti e clout politico per attrarre potenziali alternative alla tutela del Cremlino, il cui appeal come fornitore di equipaggiamenti militari resta condizionato dalla possibile imposizione di sanzioni USA sui paesi acquirenti.

Frattanto, la penetrazione militare russa nel Sahel – segnalata in Mali dalla presenza heavy-handed dei paramilitari Wagner – ha riscosso reazioni fredde da parte di Algeri, che si propone quale garante securitario della regione e sconterebbe i potenziali spillover securitari sui 1400 chilometri di porosa frontiera meridionale con Bamako. Divergenze strategiche forse riflesse nell’ annullamento dell’esercitazione russo-algerina Desert Shield lo scorso novembre e nella dilazione della visita ufficiale di Tebboune a Mosca, inizialmente fissata per dicembre e solo negli ultimi giorni confermata dal Cremlino per il prossimo futuro.

Resta improbabile che l’Algeria modifichi radicalmente le proprie strategie di procurement. La spinta marocchina alla modernizzazione del proprio arsenale militare (e il conseguente rafforzamento dell’influenza statunitense e israeliana nel Maghreb attraverso gli Accordi di Abramo) potrebbe presentare una minaccia strategica abbastanza consistente da indurre tanto l’Algeria quanto la Russia a preservare un partenariato storicamente proficuo. Sostituire l’apporto russo alle forze armate algerine sarebbe in ogni caso un obiettivo condizionato alla compatibilità di nuovi equipaggiamenti con il preesistente arsenale di fattura russa. In questo quadro, la prossima visita di Tebboune in Russia potrebbe sostanziare le indicazioni di alcune fonti stampa circa un nuovo arms deal russo-algerino, riguardante con buona probabilità l’acquisizione di caccia Sukhoi Su-57.[8]

Non è da escludere, tuttavia, che l’establishment di Algeri – in gran parte coincidente con i vertici militari del paese – scelga di seguire l’esempio marocchino e di ricavare, a sua volta, spazi per una diversificazione del comparto bellico sui mercati internazionali. Se a favore di Washington, dell’Europa o di Pechino, resta questione aperta.


[1] Profazio, U. Renewed tensions drive arms race in the Maghreb. NATO Defense College Foundation 2022. https://www.natofoundation.org/maghreb/renewed-tensions-drive-arms-race-in-the-maghreb/

[2] Ghebouli, Z.L. Algeria’s 2023 budget: President Tebboune’s make-or-break first-term project. Middle East Institute 2023. https://www.mei.edu/publications/algerias-2023-budget-president-tebbounes-make-or-break-first-term-project

[3] Sanz, A. Morocco: United States approves new arms deal. Atalayar 2022. https://atalayar.com/en/content/morocco-united-states-approves-new-arms-deal

[4] Benazizi, A. Morocco Purchases 150 Israeli Military Drones. Morocco World News 2022. https://www.moroccoworldnews.com/2022/09/351475/morocco-purchases-150-israeli-military-drones

[5] Saballa, J. Israel, Morocco Sign $500 Million Air Defense Deal. The Defense Post 2022. https://www.thedefensepost.com/2022/02/15/israel-morocco-missile-deal/#:~:text=Barak%20MX%20System,%2C%20helicopters%2C%20and%20gliding%20bombs.

[6] Fakir, I. e Ghebouli, Z.L. Algeria’s Military Apparatus: Powerful and on the Rise. ISPI 2022. https://www.ispionline.it/en/publication/algerias-military-apparatus-powerful-and-rise-35923

[7] Pifer, S. The Russia-Ukraine war and its ramifications for Russia. Brookings 2023. https://www.brookings.edu/articles/the-russia-ukraine-war-and-its-ramifications-for-russia/

[8] Algeria set to sign ‘huge’ arms deal with Russia next December. The Arab Weekly 2022. https://thearabweekly.com/algeria-set-sign-huge-arms-deal-russia-next-december

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