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La missione del governo Meloni negli EAU e il rilancio del partenariato strategico italo-emiratino

La visita del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni ad Abu Dhabi conferma il nuovo e graduale engagement dell’Italia nei confronti degli Emirati Arabi Uniti

Lo scorso 4 marzo si è conclusa la missione di due giorni del Presidente del Consiglio Giorgia Meloni negli Emirati Arabi Uniti (EAU). La visita del Premier e del Ministro degli Affari Esteri Antonio Tajani nella capitale Abu Dhabi rappresenta, in ordine di tempo, l’ultimo segnale del nuovo e graduale engagement promosso dall’Italia nei confronti del paese del Golfo. Difatti, sin dall’inizio del proprio mandato, il governo Meloni ha lavorato intensamente per rafforzare le relazioni bilaterali con gli EAU, attraverso una serie di visite ufficiali di alti funzionari e ministri italiani sul suolo emiratino.

Da annoverare è l’arrivo, a Dubai, del Ministro dell’Agricoltura Francesco Lollobrigida in occasione dell’inaugurazione del padiglione italiano al Gulfood Expo, e quello del Ministro della Difesa Guido Crosetto (febbraio 2023), recatosi ad Abu Dhabi per discutere con il Ministro di Stato per la Difesa degli EAU e con il CEO di Tawazun Economic Council prospettive di cooperazione nel settore della difesa e della sicurezza regionale.

Gli ultimi mesi del 2022 e l’inizio del 2023 sono stati, inoltre, scanditi dalle visite del Sottosegretario agli Affari Esteri Giorgio Silli, giunto negli EAU per presenziare alla 13esima assemblea annuale di IRENA (gennaio 2023); del Capo di Stato Maggiore della Marina Enrico Credendino; del Capo di Stato Maggiore della Difesa Giuseppe Cavo Dragone (novembre 2022); e del Segretario Generale della Farnesina Ettore Sequi (dicembre 2022), recatosi ad Abu Dhabi per una serie di consultazioni con il Ministro di Stato per la Cooperazione Internazionale e con il Ministro di Stato per il Commercio estero degli EAU.

Il rilancio del partenariato strategico con gli EAU figura, pertanto, tra le priorità dell’agenda di politica estera del governo italiano – che, fin dal suo insediamento, si è contraddistinto per un’intensa attività diplomatica con i principali interlocutori nella regione del Mediterraneo allargato. Il bilancio di fine missione è stato sintetizzato dal Presidente del Consiglio italiano come fortemente positivo e al di là di qualsiasi aspettativa.

Durante il bilaterale tenutosi a Qasr al Shati, il Premier Meloni e il Presidente degli EAU Mohammed bin Zayed (MbZ) hanno sottoscritto una Dichiarazione di Intenti per un Partenariato Strategico volto a espandere gli orizzonti di cooperazione italo-emiratina su obiettivi comuni e su aree di muto interesse. Il settore politico-diplomatico ed economico-commerciale, quello della difesa, dell’energia, della sicurezza alimentare, dell’innovazione tecnologica e dell’educazione si annoverano tra i principali ambiti in cui l’Italia e gli EAU stanno concentrando maggiormente i propri sforzi per creare nuove sinergie e avviare collaborazioni di lungo termine. A tale riguardo, lo stesso incontro – avuto luogo all’indomani della missione del Premier Meloni – tra l’Ambasciatore italiano negli EAU Lorenzo Fanara e il Presidente della Commissione Difesa, Interni, ed Esteri del Consiglio Federale degli EAU, è sintomatico delle nuove opportunità di cooperazione che si prospettano tra i due paesi.

Sostenibilità economica ed efficienza energetica, sviluppo di nuove soluzioni a bassa emissione di carbonio e di tecnologie per la cattura e lo stoccaggio di CO2, nonché investimenti congiunti nella produzione di energia pulita (v. idrogeno verde) sono stati al centro del Memorandum di Intesa firmato – alla presenza del Premier Meloni e del Presidente MbZ – tra il CEO dell’Eni Claudio Descalzi e dell’ADNOC Sultan al Jaber, anche Ministro dell’Industria e della tecnologia avanzata degli EAU e presidente della COP28. Il governo italiano ed emiratino hanno, inoltre, sottoscritto una Dichiarazione di Intenti nell’ambito della Conferenza delle Parti che si terrà a Dubai dal 30 novembre al 12 dicembre 2023. I notevoli progressi compiuti da entrambi i paesi per ridurre la domanda di energia e de-carbonizzare i rispettivi sistemi energetici nazionali entro il 2050 rappresentano, indubbiamente, un importante terreno di convergenza per sviluppare nuove opportunità di cooperazione bilaterale nell’ambito della transizione energetica. A tale riguardo, l’Italia si classifica già quarto esportatore globale degli EAU di componenti per l’industria delle energie rinnovabili.

Sul piano economico-commerciale, l’arrivo del Premier Meloni ad Abu Dhabi è stata l’occasione per ribadire l’interesse dei due paesi – già emerso durante la visita negli EAU di Sequi – di promuovere il commercio bilaterale e consolidare il ruolo delle aziende italiane sul suolo emiratino (oltre 600 imprese italiane operano negli EAU). All’ora attuale, Roma si conferma come primo partner commerciale di Abu Dhabi nell’Unione Europea, con un incremento dell’export verso il paese del Golfo (v. settore della gioielleria; fornitura di tecnologie nel settore oil & gas) di circa il 22,6% nel primo semestre del 2022.

Facendo riferimento alla Dichiarazione di Intenti per il rilancio del partenariato, ciò che affiora è soprattutto l’impegno dei due governi nel dare nuovo slancio alle relazioni bilaterali sulla base della “fiducia, della comprensione, e del rispetto reciproco”. Pertanto, al di là di ogni considerazione di natura economica, è proprio nella volontà politica di ristabilire un rapporto di amicizia – affinché l’Italia e gli EAU si percepiscano reciprocamente come partner credibili e affidabili – che si denota la dimensione propriamente strategica di tale partnership.

Difatti, i due leader si sono anche confrontati sulle principali questioni regionali e internazionali. In merito al conflitto in Ucraina, durante il punto stampa ad Abu Dhabi, il Presidente del Consiglio Meloni ha ribadito la disponibilità del governo italiano a collaborare con gli EAU, sottolineando il contributo che il paese del Golfo potrebbe apportare nel facilitare un “percorso di pace”. Al termine dei colloqui con MbZ, il Premier Meloni ha anche voluto ribadire il ruolo cruciale che gli EAU potrebbero giocare in dossier critici per l’Italia (v. stabilizzazione della Libia, contenimento della crisi economica-finanziaria in Tunisia, contrasto ai flussi migratori irregolari), e nel quadro del Piano Mattei per l’Africa, con un focus sulla transizione e sicurezza energetica. Gli Emirati, che nel corso degli ultimi anni sono emersi sempre di più come protagonisti indiscussi nelle dinamiche regionali, si posizionano come un partner ideale per supportare la nuova proiezione di politica estera italiana nel Mediterraneo allargato.

Ed è proprio in questa cornice di ritrovato dialogo strategico che si inscrive il seminario organizzato dalla Fondazione Med-Or “New Horizons for Cooperation between Italy and the UAE” (Roma, 26-27 ottobre 2022) – a cui hanno partecipato alte personalità del mondo istituzionale, diplomatico e accademico italiano, e autorevoli esperti provenienti dai più importanti centri di ricerca emiratini. L’evento è stato un’importante occasione di confronto su temi e questioni di comune interesse, nonché di riflessione sulle potenziali aree di convergenze strategica (v. Mediterraneo allargato) e sulle prospettive di cooperazione multisettoriale (v. commercio, energia, cambiamenti climatici, difesa, sicurezza sanitaria e alimentare, educazione per citare i più significativi).

Dal workshop è, soprattutto, emersa la condivisa consapevolezza di come l’attuale congiuntura internazionale rappresenti una rara opportunità per l’Italia e gli EAU di avviare un nuovo processo di engagement costruttivo. Lo scoppio della guerra in Ucraina, il riposizionamento del focus dell’Alleanza Atlantica verso nord e il conseguente vacuum lasciato nella sponda sud del Mediterraneo rendono altamente auspicabile il coordinamento italo-emiratino in una regione contraddistinta da tensioni e rivalità geopolitiche mai sopite, e già duramente colpita da crisi alimentari e umanitarie. Inoltre, in virtù della posizione geostrategica di cui godono, porta di accesso rispettivamente del Mediterraneo e dell’Indo-Pacifico, l’Italia e gli EAU possono ambire a posizionarsi come hub energetici regionali, esplorando opportunità di cooperazione nel settore della logistica e della blue economy.

Il mutato contesto geopolitico, sia a livello globale che regionale, sta, pertanto, generando nuovi e forti motivi per rafforzare il dialogo strategico italo-emiratino. Nonostante, nel corso degli ultimi anni, alcune incomprensioni abbiano rallentato le relazioni bilaterali tra i due paesi – quali il divieto di esportazione di armi verso gli EAU del gennaio 2021, e la successiva decisione degli EAU di chiudere la base militare italiana di Al Minhad – la visita del Premier Meloni negli EAU ha avuto un impatto politico significativo, palesando l’interesse di entrambe le leadership nel rendere Roma e Abu Dhabi partner regionali fondamentali. Il successo per un nuovo inizio nelle relazioni bilaterali dipenderà, in primo luogo, dalla capacità di entrambe le parti di prestare maggiore attenzione alle preoccupazioni e alle priorità strategiche dell’altro partner.

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