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Tre notizie sull’immigrazione

L’Asia meridionale si conferma una delle regioni più dinamiche del pianeta. Cresce l'importanza delle rimesse dall'estero, mentre le tensioni internazionali modificano le regole delle migrazioni. Il punto di Guido Bolaffi

Sull’immigrazione arrivano tre interessanti spunti di riflessione da Bangkok. Dove a fine giugno l’Asian Development Bank ha meritoriamente messo a confronto nella Roundtable on Labor Migration in Asia le risultanze delle sue più recenti indagini con quelle da ultimo stilate dalla World Bank Group-Knomad, nel Migration and Development Brief 40-2024, e dall’International Labour Organisation (OIM) nel World Migration Report 2024.

Il primo: per i paesi in via di sviluppo, i cosiddetti low-and middle-income countries (LMICs), dato il costante calo degli investimenti di capitali esteri (Foreign Direct Investments-FDI) e degli aiuti allo sviluppo (Official Development Assistance-ODA), le rimesse monetarie inviate alle rispettive Madre Patrie dagli emigrati rappresentano la maggiore e più sicura fonte di finanziamento: “Remittances flows to low-and middle-income countries - in contrast with FDI flows that have steadily decreased since 2012, reached $ 656 billion in 2023, grew by 2,3 percent in 2024 and are expected to grow $ 690 billion in 2025 - continued to be the premier source of external finance to LMICs [...] The gap between remittances and FDI is therefore expected to widen further in coming years”

Il secondo: l’Asia meridionale si conferma come la regione più dinamica tra quelle del Pianeta Sud.

Per tasso di crescita: “Among regions, global growth forecasts for 2024 are generally strongest in South Asia economies (6,2 percent).

Ma soprattutto, per il significativo aumento delle rimesse: “Remittances’ in South Asia are projected to grow by 2.3 percent this year and 2.8 percent next year, to reach $ 690 billion in 2025 [...] Today the South Asia region is home to three out of the 10 top remittance receiving countries in the world: India (1st place with $ 120 billion); Pakistan (5th place with $ 27 billion); Bangladesh (6th place with 22 billion)

Un incremento tanto più significativo significativo visto che :

- “In 2023, at $ 186 billion, remittances to South Asia measured more than 5.6 times as much ad FDI ($33 billion), compared with only 2,5 times in 2019”.

- “Formal remittances flows rebounded to Sri Lanka by 57 percent ($6 billion); to Nepal by 17 percent ($ 10.8 billion); to Bhutan by 12 percent (108 million);

- Among developing-country regions the average cost for sending remittances continued to be the lowest in South Asia at 5.8 percent versus 7.9 percent in Sub-Saharan Africa

Ma c'è un però. Infatti dai documenti discussi a Bangkok emerge che l’enorme aumento delle rimesse rischia, a lungo andare, di rappresentare per queste nazioni un pericoloso handicap: “In South Asia the dominance of remittances coupled with declining FDI flows is signaling distortions in the investment climate that point to a critical and outstanding policy reform agenda that region’s governments need to address”.

Il terzo: le gravi tensioni geopolitiche internazionali ed il moltiplicarsi dei focolai di crisi del Pianeta stanno cambiando nel mondo - almeno per come le aveva pensate George Ravenstein fondandone la scienza - le regole e le ragioni dell’immigrazione. Negli ultimi 20 anni, infatti, mentre il numero dei migranti economici é raddoppiato (nel 2023 superava di poco i 300 milioni), solo quello dei rifugiati é più che triplicato (nel 2024 aveva superato la soglia dei 37 milioni).

Il problema é che costoro sono molto diversi dai “termporary refugies" di cui parlano le Convenzioni Internazionali varate a loro tutela nell’immediato Secondo Dopoguerra, perché, in grande maggioranza, non pensano affatto di tornare da dove sono fuggiti. E sono decisi a rifarsi una vita cercando casa e lavoro lontano dai patrii confini.

Un cambiamento che lascia senza fiato. Basta scorrere la classifica OIM dei Top international country-to-country corridors 2024i: “The Mexico to United States corridor is the largest in the world at nearly 11 million people. The second largest is from the Syrian Arabic Republic to Turkey. The corridor between the Russian Federation and Ukraine takes up spots three and five among the largest corridors in the world”.

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